L’autrice è l’archivio vivente della città di Aosta e dintorni; tutto quello che passa a margine della grande storia, e che è finalmente il mondo vero e concreto della gente ordinaria, si è sedimentato nella sua memoria, che lo restituisce ora arricchito e addolcito dall’aura del ricordo. Un caleidoscopio di figure di uomini e donne, ora bizzarre, ora amene o anche tragiche, prende vita nella prosa elegante della Lugon, che conserva tutte le grazie del suo francese nativo. È una scrittura leggera, appena coperta di una patina moraleggiante, che si attaglia bene a un mondo scomparso, vicino a noi nel tempo, ma spinto in una lontananza remotissima dalla rivoluzione delle forme di vita provocata dalla civiltà dei consumi.
Anno pubblicazione 2000