Il volume conferma due cose abbastanza note agli studiosi di valdostanistica: da un lato, la continuità tra il clero valdostano e il mondo contadino, dall’altro l’altissimo livello di cultura e intelligenza sviluppato dai preti valdostani, che pure avevano un gregge povero (ma non ignorante), sottoposto a un lavoro massacrante, costretto all’emigrazione per sopravvivere. Settimogenito in una famiglia contadina, Béthaz è avviato al sacerdozio dalla madre, superando il giudizio poco benevolo del suo parroco; dopodiché compie una brillante carriera di studi, diventando anche redattore del primo giornale cattolico valdostano (1849), poi missionario diocesano. Con i suoi articoli sferzanti e la sua parola suadente illustra per oltre mezzo secolo gli splendori della dottrina cattolica e combatte la società moderna che scivola verso l’indifferenza religiosa.
Anno pubblicazione 2001