La dimensione religiosa degli edifici sacri, delle edicole, dei piloni, grandi o piccoli, si accompagna da sempre con una sensibilità artistica particolarmente sviluppata. Ciascuno di questi edifici o edicole ha una sua storia, in parte documentata nelle iscrizioni, date, nomi motivazioni dell’opera, in parte invece affidata alla memoria degli abitanti locali, che per decenni o per secoli l’hanno raccontata alle nuove generazioni. Oggi, con la mobilità e con le trasformazioni sociali e culturali in atto, tali storie rischiano di essere dimenticate. Così anche piloni e cappelle diventano muti, non raccontano più le loro origini e ben presto decadono anche materialmente. Occuparsi di questi edifici religiosi significa riscoprire la loro storia ed il significato che hanno avuto per molte generazioni.
Anno pubblicazione 2009