“Augusta Prætoria” è, alle sue origini, la proiezione delle grandi aspettative di un gruppo di intellettuali, preti e laici, che nel clima di euforia successivo alla fine della Prima guerra mondiale si proponevano di contribuire, con un giornale di alta qualità, alla conservazione dei valori fondamentali della valdostanità pur nell’accoglienza delle trasformazioni economiche e demografiche che la Valle d’Aosta subiva per effetto della sua rapida industrializzazione. Le circostanze hanno fatto sì che il gruppo iniziale si sciogliesse, e che tutta l’impresa finisse per pesare sul solo Jules Brocherel. Chiusa per difficoltà economiche nel 1927, la rivista rinasce nel 1948, sempre grazie alla determinazione di Brocherel, che la regge e l’amministra fino alla sua morte (1954).
Ristampa anastatica 2001, voll. 5